ESPANSIONISMO MULTIFOCALE ( EMF) - "FOCO"
Dal libro: SPK – Aus der Krankheit eine Waffe machen
(SPK – Fare della malattia un’arma)
21. Espansionismo Multifocale (EMF) - "Foco"
Le forme di lavoro e di organizzazione del collettivo: agitazione personale, agitazione di gruppo, circoli di lavoro scientifico, informazione del pubblico, espansione costante del collettivo – danno vita al principio dell’espansionismo multi-focale come una nuova qualità. Il principio dell’espansionismo multi-focale è già contenuto in modo embrionale nella stessa essenza dell’auto-organizzazione dei pazienti: ogni malato, in quanto un essere singolo, è un punto focale (fuoco, punto cruciale, nucleo di cristallizzazione) delle contraddizioni sociali in uno stadio più o meno sviluppato. Nel processo dell’agitazione personale e dell’agitazione di gruppo queste contraddizioni inerenti nel singolo paziente sono fatte oggetto di elaborazione e sviluppo e grazie a ciò il singolo paziente è capace di superare passo a passo e ogni volta di nuovo il grado del suo isolamento e della sua singolarizzazione: prima in relazione al suo partner dell’agitazione personale, poi in relazione al gruppo d’agitazione, per apprendere infine a sua volta, in quanto parte del collettivo, la realtà collettiva e l’efficacia di essa, contribuendo in modo attivo alla sua formazione. In un processo che si ripete continuamente ogni singolo paziente percorre gli stadi:
soggettivamente soggetto – oggettivamente oggetto
soggettivamente oggetto – oggettivamente soggetto,
per sperimentare e produrre infine, nella produzione cosciente della coscienza collettiva, dei momenti dell’unità tra essere e coscienza dell’essere che è la qualità nuova dell’identità politica.*
*Tanto all’interno del SPK quanto in pubblico, nei circoli di lavoro, l’agitazione è stata messa in discussione ripetutamente e profondamente: Così, per esempio, un giorno due pazienti avevano deciso in un circolo di lavoro di cancellare completamente le funzioni mediche, insieme ai suoi portatori. Nei gruppi di discussione molto intensa sui metodi si era mostrato, che i due avevano richiamato l’attenzione degli altri per la loro continua domanda di vedere "il medico". Questa contraddizione si era ri-attualizzata momentaneamente nella data situazione del gruppo: però non in forma di una critica delle "opinioni folle" o del "comportamento sbagliato" dei due, e tanto meno in forma di una critica degli psicologismi "traslazione" (transfert) e "fissazione", il ché sarebbe stato facile di comprendere, bensì questa contraddizione si era ri-attualizzata in forma di una presa di coscienza rispetto a un problema che concerneva tutti nel SPK nel medesimo modo, e precisamente che nelle agitazioni personali e di gruppo ci produciamo rispettivamente come commercianti, consumatori e ingannatori ingannati, appunto perché all’infuori di simili atteggiamenti nelle relazioni sociali esistenti non ci è stato inculcato nient’altro. Motivato da questa esperienza, l’interesse principale dell’agitazione si è poi diretto verso gli atteggiamenti di consumo e di dominio vincolati a questa società produttrice di merci.
Focus significa fuoco nel senso della radio-ottica: una lente convergente, p.e., concentra in un punto, detto punto focale, cioè nel fuoco, tutti i raggi luminosi che la attraversano. Focus significa anche focolare o focolaio, nel senso che un tale focolare è punto di partenza di effetti, p.e. un focolaio di rivolte, oppure un semplice focolare domestico che produce calore o da cui provengono degli effetti termici. Con ciò il termine "focus" è determinato nel suo doppio significato: punto di convergenza da un lato, e punto di partenza, focolare – focolaio dall’altro, quale designazione di un’unità contraddittoria, dell’unità dialettica.
Ciascun malato quindi è un focus in un modo specifico. Oggettivamente ogni singola persona è un punto focale di contraddizioni sociali. Nel processo dello sviluppo cosciente delle contraddizioni comprese nella malattia, l’inibizione e la protesta, questa qualità del "focus" come punto focale dei rapporti sociali (contraddizioni) diventa qualità soggettiva, cioè il malato, in quanto cosciente della sua sofferenza e dei suoi nessi con il contesto sociale, è ora oggettivamente e soggettivamente un focus. La malattia, come coscienza della sofferenza, come inibizione conosciuta, è il presupposto e, in tendenza, il superamento della qualità "focus" come punto focale nella nuova qualità del "focus" come focolare. Solamente con la presa di coscienza del suo ruolo di oggetto totale da parte del malato, attraverso la coscienza della malattia come inibizione, è possibile la liberazione del suo momento progressivo come protesta cosciente. Il processo del superamento della qualità "punto focale" (inibizione) nella qualità "focolare" rappresenta l’emancipazione dell’oggetto attraverso la cooperazione e la solidarietà, cioè unicamente in questo modo colui che subisce l’azione (trattamento) si converte in un soggetto agente.
Traduttore: Kurd Ch. Schager, Dipl.-Angl.,
M.A.soc.ling. , PF/SPK MFE Redazione
finale: Huber
KRANKHEIT IM RECHT